Nel 2019, il settore trasporti è stato responsabile di circa un quarto delle emissioni totali di CO2 dell’Unione Europea (UE); il 71,7% proveniva dal trasporto su strada, secondo un rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente.

I trasporti svolgono un ruolo essenziale nella società e nell’economia: un sistema di trasporti efficiente e accessibile migliora la qualità della nostra vita e allo stesso tempo i trasporti rappresentano una delle principali fonti di pressioni ambientali nella UE contribuendo ai cambiamenti climatici, all’inquinamento atmosferico e acustico. Inoltre, le infrastrutture di trasporto occupano grandi fasce di suolo e contribuiscono all’espansione urbana, alla frammentazione degli habitat e all’impermeabilizzazione del terreno.

L’Unione Europea ha come obiettivo la riduzione del 90% delle emissioni di gas serra dovute ai trasporti entro il 2050, rispetto al 1990. Questo fa parte dei suoi sforzi per ridurre le emissioni di CO2 e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 nell’ambito della tabella di marcia del Green Deal europeo.

Le emissioni di CO2 dei trasporti in UE

Emissioni di CO2 in aumento nel settore trasporti

Il settore dei trasporti è l’unico settore in cui le emissioni di gas serra sono aumentate negli ultimi tre decenni, con un aumento del 33,5% tra il 1990 e il 2019.
Sarà difficile ridurre significativamente le emissioni di CO2, perchè variano notevolmente a seconda della modalità di trasporto.

In particolare, le emissioni di CO2 delle auto costituiscono il 61% di tutto il trasporto stradale e ne rappresentano il 43% del totale del settore, con un tasso di occupazione di circa 1,6 passeggeri per auto.

Il trasporto su strada incide per circa il 20% sul totale delle emissioni di CO2 dell’Unione Europea.

Le emissioni di CO2 dei trasporti in UE

Le auto elettriche sono più pulite?

Esistono due modi per ridurre le emissioni di CO2 delle auto: rendendo i veicoli più efficienti o cambiando il carburante utilizzato. Nel 2019, in Europa, la maggior parte del trasporto su strada di automobili utilizzava come carburante il diesel (67%) e la benzina (25%).
Nel 2020, tuttavia, le auto elettriche vendute hanno rappresentato l’11% di tutte le immatricolazioni di autoveicoli.
Le vendite di autoveicoli elettrici (BEV e PHEV) sono aumentate dal 2017 e triplicate nel 2020 mentre i furgoni elettrici rappresentano il 2,3% delle vendite sul totale.

Il calcolo della quantità di CO2 prodotta da un’auto dovrà tenere conto non solo di quella emessa durante l’uso, ma anche delle emissioni provocate dalla produzione e dallo smaltimento di essa.
La produzione e lo smaltimento di un’auto elettrica potrebbe essere meno rispettosa dell’ambiente rispetto a quella di un’auto con motore a combustione interna considerando il livello di emissioni dei veicoli elettrici variabile a seconda di come viene prodotta l’energia elettrica per la ricarica.
Tenendo conto del mix energetico medio in Europa, le auto elettriche si stanno già dimostrando più pulite rispetto ai veicoli a combustione e visto che la quota di elettricità da fonti rinnovabili è destinata ad aumentare, le auto elettriche dovrebbero diventare ancora meno dannose per l’ambiente, alla luce anche dei piani dell’UE per rendere le batterie più sostenibili.

L’UE sta introducendo nuovi obiettivi per le emissioni di CO2, tra le misure incluse nella nuova proposta vi è l’eliminazione dalla vendita in Europa delle auto diesel e a benzina dal 2035.

Norme più rigorose per le emissioni di CO2 di auto e furgoni contribuiranno a questo obiettivo. Entro il 2030 dovranno essere tagliate del 55% le emissioni dei nuovi veicoli, mentre nel 2035 dovranno essere azzerate, dando il via perciò alla vendita solo di auto a energia pulita.
Agli Stati membri sarà richiesto di aumentare la capacità di ricarica attraverso le colonnine, che dovranno essere diffuse e disponibili a intervalli regolari sulle principali direttrici: ogni 60 km per l’elettricità e ogni 150 km per l’idrogeno.
Gli incentivi governativi per i veicoli a basse e zero emissioni saranno eliminati nel 2030, così come saranno tolte le deroghe agli obiettivi climatici per i piccoli produttori. Il prezzo dei veicoli elettrici, secondo le stime, dovrebbe scendere costantemente in rapporto a quelli a combustione interna, fino a diventare competitivo nel 2027.

L’UE sta introducendo nuovi obiettivi per le emissioni di CO2, tra le misure incluse nella nuova proposta vi è l’eliminazione dalla vendita in Europa delle auto diesel e a benzina dal 2035.

Norme più rigorose per le emissioni di CO2 di auto e furgoni contribuiranno a questo obiettivo. Entro il 2030 dovranno essere tagliate del 55% le emissioni dei nuovi veicoli, mentre nel 2035 dovranno essere azzerate, dando il via perciò alla vendita di sole auto a energia pulita.

Agli Stati membri sarà richiesto di aumentare la capacità di ricarica attraverso le colonnine, che dovranno essere diffuse e disponibili a intervalli regolari sulle principali direttrici: ogni 60 km per l’elettricità e ogni 150 km per l’idrogeno.

Gli incentivi governativi per i veicoli a basse e zero emissioni saranno eliminati nel 2030, così come saranno tolte le deroghe agli obiettivi climatici per i piccoli produttori. Il prezzo dei veicoli elettrici, secondo le stime, dovrebbe scendere costantemente in rapporto a quelli a combustione interna, fino a diventare competitivo nel 2027.

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